Siamo nel primo dopoguerra, anno 1948, Bartolomeo Borgese è un giornalista originario della piana di Sibari, un territorio che si trova a nord della Calabria, regione del sud Italia. Spesso egli aveva sentito parlare delle bagnarote, donne di Bagnara Calabra che giravano a piedi scalzi, con la bandana sul capo sul quale trasportavano dentro le gerle di canna i pesci da vendere nei vari paesi dell’entroterra. Incuriosito da queste figure umane, essendo un etnologo, intende recarsi sul posto, ovvero a Bagnara, per conoscerle da vicino e fare qualche intervista per la redazione del giornale, a diffusione europea, sui cui scrive, per capire di più su tanti aspetti della vita di queste donne e delle usanze della comunità di mare a cui esse appartengono. Il compito da svolgere inizialmente gli viene molto arduo, perché non riesce ad avere l’opportunità di avvicinare nessuna di loro, a cui rivolgere qualche domanda, in quanto l’ambiente è chiuso ed ostile al forestiero. Più volte tenta l’abboccamento casuale con qualcuno, ma vano è il suo tentativo. Cerca perfino di fingersi cliente ma qualche istante dopo viene respinto e il suo fare e visto con sospetto, perché comprendono che lui vuol parlare e non comprare, per cui viene respinto continuamente e guardato pure con sospetto, nonché rimproverato e minacciato da una delle due sorelle pescivendole, soprattutto da Benedetta sorella maggiore di Sarina. Bartolomeo non demorde e più volte sottolinea a loro due che si trova lì per svolgere il suo lavoro di giornalista e non è un molestatore come loro credono, rassicura anche il giovane fidanzato di Sarina, Ninetto, che è molto geloso. Ma loro lo additano e Benedetta lo minaccia di chiamare la guardia. Qualche giorno dopo, fuori dal sacrato della chiesa, il giornalista vede un prete che esce dopo aver finito di celebrare la messa e sconfortato e deluso si rivolge a lui, presentandosi e spiegandogli chi è e qual è il motivo per cui si trova nel paese di Bagnara. Il sacerdote, Don Piero Carminati, persona attenta e sensibile, capisce le ragioni professionali e ritiene di condurlo ad incontrare la madre delle due ragazze, quindi si recano assieme a casa di donna Momma. Questa donna è restia a parlare dei fatti propri e rimprovera il giornalista per aver osato fermare per strada sua figlia Benedetta. Adirata lo rimanda indietro, dicendogli che più avanti nel tempo forse se ne riparlerà, ma dopo che il giornalista e il prete tornano in strada donna Momma ripensandoci lo fa richiamare indietro da sua figlia Sarina, perché non desidera che possa verificarsi ancora che le proprie figlie vengano fermate per strada da questo sconosciuto. Bartolomeo ancora stanco e svilito pensava quasi a rinunciare a questo difficile reportage giornalistico, quand’ecco che la giovane Sarina lo chiama e lo invita a tornare, lui di colpo risollevato per questo repentino e inaspettato ripensamento di donna Momma, ritorna da lei che lo accoglie in modo critico e con sospetto. Vuol capire quindi cosa cerca questo signore, cosa vuol sapere. Gli intima di stare attento a quel che scrive se non vuol avere guai, perché ella intende difendere ad ogni costo, perfino con il sangue e lama di coltello, sia l’onore che l’immagine e la dignità di sé e della propria famiglia. Egli si presenta con nome, cognome e la propria terra di origine, che è pure un’altra area geografica della Calabria. Rimane colpito dalle parole forti di questa donna intelligente intuitiva, ma anche tanto ignorante. Decisa a capire quel che vuole ed intende il suo interlocutore, si lascia andare ad un accorato sfogo che in qualche modo delinea la sua personalità e il suo carattere di donna forte e di matriarca. Rimane colpito dalle parole forti di questa donna intelligente intuitiva, ma anche tanto ignorante. Decisa a capire quel che vuole ed intende il suo interlocutore, si lascia andare ad un accorato sfogo che in qualche modo delinea la sua personalità e il suo carattere di donna forte e di matriarca. Siamo nel primo dopoguerra, anno 1948, Bartolomeo Borgese è un giornalista originario della piana di Sibari, un territorio che si trova a nord della Calabria, regione del sud Italia. Spesso egli aveva sentito parlare delle bagnarote, donne di Bagnara Calabra che giravano a piedi scalzi, con la bandana sul capo sul quale trasportavano dentro le gerle di canna i pesci da vendere nei vari paesi dell’entroterra. Incuriosito da queste figure umane, essendo un etnologo, intende recarsi sul posto, ovvero a Bagnara, per conoscerle da vicino e fare qualche intervista per la redazione del giornale, a diffusione europea, sui cui scrive, per capire di più su tanti aspetti della vita di queste donne e delle usanze della comunità di mare a cui esse appartengono. Il compito da svolgere inizialmente gli viene molto arduo, perché non riesce ad avere l’opportunità di avvicinare nessuna di loro, a cui rivolgere qualche domanda, in quanto l’ambiente è chiuso ed ostile al forestiero. Più volte tenta l’abboccamento casuale con qualcuno, ma vano è il suo tentativo. Cerca perfino di fingersi cliente ma qualche istante dopo viene respinto e il suo fare e visto con sospetto, perché comprendono che lui vuol parlare e non comprare, per cui viene respinto continuamente e guardato pure con sospetto, nonché rimproverato e minacciato da una delle due sorelle pescivendole, soprattutto da Benedetta sorella maggiore di Sarina. Bartolomeo non demorde e più volte sottolinea a loro due che si trova lì per svolgere il suo lavoro di giornalista e non è un molestatore come loro credono, rassicura anche il giovane fidanzato di Sarina, Ninetto, che è molto geloso. Ma loro lo additano e Benedetta lo minaccia di chiamare la guardia. Qualche giorno dopo, fuori dal sacrato della chiesa, il giornalista vede un prete che esce dopo aver finito di celebrare la messa e sconfortato e deluso si rivolge a lui, presentandosi e spiegandogli chi è e qual è il motivo per cui si trova nel paese di Bagnara. Il sacerdote, Don Piero Carminati, persona attenta e sensibile, capisce le ragioni professionali e ritiene di condurlo ad incontrare la madre delle due ragazze, quindi si recano assieme a casa di donna Momma. Questa donna è restia a parlare dei fatti propri e rimprovera il giornalista per aver osato fermare per strada sua figlia Benedetta. Adirata lo rimanda indietro, dicendogli che più avanti nel tempo forse se ne riparlerà, ma dopo che il giornalista e il prete tornano in strada donna Momma ripensandoci lo fa richiamare indietro da sua figlia Sarina, perché non desidera che possa verificarsi ancora che le proprie figlie vengano fermate per strada da questo sconosciuto. Bartolomeo ancora stanco e svilito pensava quasi a rinunciare a questo difficile reportage giornalistico, quand’ecco che la giovane Sarina lo chiama e lo invita a tornare, lui di colpo risollevato per questo repentino e inaspettato ripensamento di donna Momma, ritorna da lei che lo accoglie in modo critico e con sospetto. Vuol capire quindi cosa cerca questo signore, cosa vuol sapere. Gli intima di stare attento a quel che scrive se non vuol avere guai, perché ella intende difendere ad ogni costo, perfino con il sangue e lama di coltello, sia l’onore che l’immagine e la dignità di sé e della propria famiglia. Egli si presenta con nome, cognome e la propria terra di origine, che è pure un’altra area geografica della Calabria. Rimane colpito dalle parole forti di questa donna intelligente intuitiva, ma anche tanto ignorante. Decisa a capire quel che vuole ed intende il suo interlocutore, si lascia andare ad un accorato sfogo che in qualche modo delinea la sua personalità e il suo carattere di donna forte e di matriarca. Rimane colpito dalle parole forti di questa donna intelligente intuitiva, ma anche tanto ignorante. Decisa a capire quel che vuole ed intende il suo interlocutore, si lascia andare ad un accorato sfogo che in qualche modo delinea la sua personalità e il suo carattere di donna forte e di matriarca. Rimane colpito dalle parole forti di questa donna intelligente intuitiva, ma anche tanto ignorante. Decisa a capire quel che vuole ed intende il suo interlocutore, si lascia andare ad un accorato sfogo che in qualche modo delinea la sua personalità e il suo carattere di donna forte e di matriarca. Il giornalista dopo un attimo di esitazione e di sbigottimento, va subito al sodo cominciando a porle alcune domande, anche delicate. Donna Momma risponde sempre sicura e in modo sincero quando spiega quanto è duro il loro lavoro e avrà modo di descrivere con tanto dolore anche il tragico annegamento del proprio bambino, avvenuto qualche anno prima, facendogli vedere uno straccio di seta bianca col quale dice di aver pulito gli occhi, le labbra e la fronte del suo biondo infante. Bartolomeo ascolta silenzioso e commosso, capisce il dramma di cui è stata vittima questa donna e dentro sé comincia a trovare qualche risposta. Tant’è che quando Ninetto, il fidanzato di Sarina, ha uno stress e delle allucinazioni, per cui non intende più andare a pescare, egli con coraggio e sensibilità partecipa in modo attivo e convincente ad aiutare ed invogliare i pescatori affinché tornino a pescare, nonché sollevare pure lo spirito di Sarina e Momma tranquillizzandole e suggerendo delle amorevoli cure. Momma comincia ad aver fiducia e stima nei suoi confronti, capisce che in fondo è un buon uomo e quando dopo essersi ristabilito psicologicamente il giovane Ninetto, lei d’accordo con il prete organizzano una festa all’aperto, il giornalista viene invitato ed è con loro a festeggiare, pasteggiando le prelibatezze culinarie e popolari dei prodotti di questa comunità di mare. Egli sorridente e rilassato invita Benedetta ad un ballo, che è un tango, lei con spirito sereno volentieri accetta e si accompagna a Bartolomeo, sentendo che paradossalmente in lei vi è già un certo sentire per lui e un interesse. Lo confessa per prima a sua madre, che rimane alquanto sorpresa e molto contrariata, Benedetta sente invece di essersi in qualche modo già innamorata e si scontra con la propria madre, mantenendo entrambe le diverse posizioni; tuttavia donna Momma alla fine sente di non doversi opporre troppo al sentimento di sua figlia e le dà la sua benedizione, dicendo che “se è cosi, così sia”. Benedetta la mattina dopo si reca in spiaggia da lui, che aveva passato la notte a riposare e a vaneggiare abbastanza ubriaco su una piccola barca, spiegandogli il proprio femminil tormento, che la notte prima la inquietò, per questo bravo e affascinante uomo che si era calato in mezzo alla comunità di pescatori dimostrando più volte partecipazione, comprensione e solidarietà umana nei loro confronti. Questa donna si mostra a Bartolomeo così consapevole del proprio valore, tanto da essere in grado di manifestare i propri sentimenti in contrasto con le usanze dell’epoca, anticipando di parecchi lustri una certa modernità di costume. Per questo, dapprima Bartolomeo rimane incredulo e perplesso di fronte e tali esternazioni, tant’è che le rimprovera di averlo umiliato e maltrattato, ella capisce e fa ammenda, con degli elogi amorevoli nei suoi confronti; inoltre egli esprime dubbi sul sentimento che ella gli ha rivelato, perché gli appare troppo improvviso e senza fondamento, così Benedetta è indotta a rivelargli che l’origine di tutto sta nella stima che egli si è guadagnato col tempo, con il suo modo di agire. Egli le rivela, che nonostante tutto, in un suo sogno l’ha già amata, poi nel finale intonano l’aria o tu rondine del mare, che interpretano insieme e si abbracciano fortemente, quando nel contempo l’orchestra si proietta nelle meravigliose, alte e colorite armonie, che riecheggiano sul palcoscenico in questo bellissimo epilogo di un’opera di interesse culturale e di profonda commozione umana, unica nel suo genere.